La quadratura del cerchio: soluzioni per un'economia circolare di filiera

La Camera di Commercio delle Marche insieme all'Università di Camerino e con la collaborazione di Ecocerved, la società che per il sistema delle Camere di Commercio italiane si occupa di servizi ambientali, lancia il progetto “La quadratura del cerchio: soluzioni per un’economia circolare di filiera” con l’obiettivo di stimolare tra le imprese marchigiane a percorsi di economia circolare.

1. INTRODUZIONE 

"La Camera di Commercio delle Marche ha aderito al progetto “Programma sostenibilità ambientale” promosso da Unioncamere allo scopo di favorire la crescita ed il posizionamento del sistema camerale in materia ambientale, con la messa in campo di servizi innovativi e tecnologicamente avanzati a supporto delle imprese e della PA per la nascita di un mercato circolare.

Questo si traduce nella nascita di nuovi servizi ambientali, che affiancano quelli puramente amministrativi che già fanno capo alla Camera di Commercio (l'Anagrafica dell'Albo Gestori Ambientali), in collaborazione con partner strategici: le Associazioni di Categoria, la Regione, Ecocerved (società consortile del sistema italiano delle Camere di Commercio che opera nel campo dei sistemi informativi per l’ambiente), Università. Quella di Camerino in particolare, coordinatrice del progetto "Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites” (acronimo: MARLIC) piattaforma regionale nell’ambito della manifattura sostenibile, presenta sensibilità e competenze particolarmente adatte ad affiancare l'azione camerale su questo fronte.
L'obbiettivo finale è fare sì che la buona prassi ambientale, per le PMI marchigiane, non sia solo collegata ad un adempimento amministrativo e così risolta ma sia al centro di una consapevolezza che generi una strategia d'impresa concreta e non in ecologismo di facciata.

Questo avverrà in forza di una apposita convenzione che vede insieme Camera Marche e Università di Camerino "Sperimentazione di approcci di economia circolare tra le PMI delle Marche" e che si sostanzierà attraverso:

  • l'aggiornamento dell’analisi territoriale sulla produzione e gestione dei rifiuti suddivisa per settore economico e finalizzata all'individuazione di più ambiti/filiere economiche da coinvolgere nelle successive attività di sperimentazione
  • interventi di promozione della filiera dei sottoprodotti con utilizzo della piattaforma di scambio Ecocamere che prevede una attività di formazione ed assistenza tecnica rivolta alle imprese appartenenti ad ogni settore produttivo
  • percorsi di supporto individuale rivolti ad aziende pilota “circolari” (opportunamente individuate, in modo che siano rappresentative di una o più filiere produttive del nostro territorio) che comprendono attività di formazione sulla metodologia e la misurazione della circolarità ed interventi di assistenza “one to one” con i ricercatori dell'Università di Camerino
  • Individuazione e raccolta delle Best practices territoriali di circolarità

2  ANALISI TERRITORIALE E DATI STATISTICI

Vuoi conoscere i dati sulla produzione e gestione dei rifiuti nelle Marche suddivisi per settori?

La Camera di Commercio delle Marche, con il supporto di Ecocerved, ha realizzato nel 2020 un’analisi territoriale sulla produzione e gestione di tutte le tipologie di rifiuti suddivisa per settore economico; nel 2022 questa analisi è stata ulteriormente approfondita con un focus dedicato all’individuazione dei sottoprodotti per settore economico.

Analisi produzione e gestione rifiuti suddivisa per settori 2020 (Power Point 2,1 MB)

Versione aggiornata - Analisi produzione e gestione rifiuti suddivisa per settori 2022 (PDF 639 KB)

40 IMPRESE MARCHIGIANE ISCRITTE

Le imprese attualmente iscritte nell’Elenco sottoprodotti a livello nazionale sono circa 1.100, tra produttori e utilizzatori: poco più di 40 hanno sede nelle Marche (4% rispetto all’intera Italia). Quasi il 90% del totale degli iscritti svolge un’attività che rientra nei settori primario, manifatturiero, energia e paesaggio1 (PRIMEP); nel dettaglio oltre il 40% delle imprese opera nel manifatturiero e quasi il 30% nel primario, a fronte di quote intorno al 10% per i settori della produzione di energia elettrica e della cura del paesaggio.

Su 44.000 iscrivibili del comparto Primario Manifatturiero Energia e Paesaggio. Un'analisi delle papabili marchigiane

Nelle Marche il totale delle imprese è circa 145.000 e le aziende dei settori PRIMEP superano le 44.000 unità: la quasi totalità opera in agricoltura (56%) e manifatturiero (41%), seguite a grande distanza da paesaggio (2%) ed energia (1%).

Dal punto di vista territoriale, le province marchigiane si possono distinguere in due raggruppamenti in base alla ripartizione delle imprese dei settori PRIMEP: da un lato Macerata, Ascoli Piceno e Ancona, che contano aziende agricole per oltre il 60% della consistenza sul loro territorio e, dall’altro, Pesaro Urbino e Fermo, che invece si attestano su livelli più bassi, intorno al 50%.

Considerando la forza lavoro emergono poi ulteriori elementi sulle differenze settoriali tra le varie province, sempre con riferimento ai settori PRIMEP: il 95% degli addetti è impiegato nell’industria manifatturiera ad Ancona, seguita da Pesaro Urbino e Fermo, dove la medesima quota si aggira sul 90%, con lavoratori operanti nel primario che non superano dunque il 5-10%; ad Ascoli Piceno e Macerata invece, pur essendoci comunque una prevalenza di addetti nel manifatturiero, sono impiegati nel primario ben il 24% e 18% dei lavoratori, rispettivamente.

Per quanto riguarda in particolare si evidenziano il primato di Macerata nella coltivazione di cereali e altro in connessione con l’allevamento (nell’ordine circa 5.200 e 850 imprese), di Ascoli Piceno sull’uva (quasi 500 imprese) e di Pesaro Urbino per la pesca (oltre 160 imprese). Concentrandosi poi sul manifatturiero, emergono in particolare la provincia di Fermo con riferimento al calzaturiero (circa 1.900 imprese) e Pesaro Urbino sui mobili (oltre 500 imprese).

NON SI BUTTA VIA NIENTE – i rifiuti riciclabili nelle Marche

Nelle Marche la produzione di rifiuti ammonta a circa 4,5 mln t e gli EoW sfiorano 950.000 t (in primo luogo aggregati riciclati derivanti dal recupero di inerti, che rappresentano oltre la metà del totale, cui seguono i metalli per quasi il 15% e la carta per oltre il 20%, il vetro 3%, il legno 2,5%, l’organico 2% e la gomma 2%).
L’analisi della produzione di rifiuti si basa sui dati presentati ogni anno alle Camere di commercio italiane da imprese ed enti che gestiscono rifiuti, tramite il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD).
Ecco una panoramica dei rifiuti marchigiani “riciclabili” che sarebbe interessante analizzare in dettaglio da un punto di vista micro (a livello di singola azienda o gruppo di aziende) per verificare la possibilità di classificare invece tali residui di produzione come sottoprodotti anziché rifiuti.

tabella_rifiuti.jpg

Come evidente dalle informazioni disponibili in tabella, nelle Marche la prevenzione dei rifiuti attraverso la valorizzazione dei sottoprodotti ha un notevole potenziale: dal punto di vista merceologico, infatti, la descrizione dei rifiuti oggetto di approfondimento non esclude l’eventualità di classificare tali residui come sottoprodotti e le quantità in questione sono rilevanti, così come la consistenza delle imprese coinvolte.

E SE I RIFIUTI SONO VERI RIFIUTI? C'È L'ALBO GESTORI AMBIENTALI

Tutte le imprese che effettuano la raccolta, il trasporto, il commercio e l’intermediazione dei rifiuti, nonché quelle che effettuano operazioni di bonifica dei siti e bonifica di siti e di beni contenenti Amianto hanno l’obbligo di iscriversi all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. La sezione regionale dell'Albo è gestita dalla Camera di Commercio delle Marche, dove sono iscritte 5.232 imprese.

L'Albo gestori ambientali svolge un' importante funzione di selezione e di qualificazione delle imprese che svolgono l'attività di raccolta e trasporto, commercio e intermediazione dei rifiuti; la pubblicazione nell'Albo dell'elenco delle imprese iscritte si configura come fondamentale elemento di trasparenza, punto di riferimento per le imprese che producono rifiuti (e che li debbono affidare a operatori qualificati), per le amministrazioni pubbliche e per i cittadini, nonché come importante anello del sistema di contabilità dei rifiuti"

Per saperne di più in tema di economia circolare e imprese green, sono disponibili on line le ricerche condotte dal sistema delle Camere di Commercio con Symbola: 

100 Italian Circular Economy Stories 2021

Green Italy 2021 - Un'economia a misura d'uomo per il futuro dell'Europa

3 FORMAZIONE E ASSISTENZA TECNICA SUI SOTTOPRODOTTI

Vorresti sapere se i tuoi rifiuti rientrano nella categoria dei sottoprodotti e come valorizzarli sul mercato?

Partecipa al percorso di orientamento formativo e di assistenza tecnica per approfondire le conoscenze in tema di economia circolare con particolare attenzione al mercato dei sottoprodotti. L’azione è volta a far conoscere la piattaforma sviluppata dal sistema camerale per lo scambio dei sottoprodotti e incentivarne le iscrizioni. Gli incontri informativi sono tenuti da esperti di Ecocerved. 

Il progetto prevede dunque un’assistenza gratuita alle imprese per aiutarle a comprendere se e come poter reimmettere i propri residui di lavorazione in questo circuito virtuoso e inserirsi nel mercato virtuale della domanda e offerta di sottoprodotti con molteplici ricadute: si abbattono i costi di smaltimento e di trasporto che per sottoprodotto è genericamente più basso rispetto a quello rifiuti di circa il 50% - 60% (ci si può rivolgere a vettori ordinari).

Consulta il calendario dei seminari online, la cui partecipazione è aperta a tutti e gratuita.

4. SPERIMENTAZIONE SU AZIENDE "PILOTA" DI FILIERA

Sei interessato a partecipare a dei percorsi di sperimentazione per implementare una metodologia di approccio su misura all’economia circolare?

La Camera di Commercio delle Marche, in collaborazione con i ricercatori esperti dell’Università di Camerino, implementerà percorsi di assistenza individuale, rivolti ad aziende pilota “circolari” di una o più filiere rappresentative del tessuto produttivo marchigiano.
Le aziende saranno opportunamente individuate a seguito dei risultati emersi dalle analisi territoriali di cui sopra, finalizzati a sperimentare modelli e metodologie per la misurazione della propria circolarità.

5. VALORIZZAZIONE DELLE BEST PRACTICES

Hai già avviato interventi di economia circolare e vuoi promuoverti come modello per altre realtà locali e nazionali?

La Camera di Commercio delle Marche, sulla base delle candidature ricevute, provvederà alla selezione e alla classificazione delle esperienze raccolte e alla loro pubblicazione sul portale nazionale ICESP (Italian Circular Economy Stakeholder Platform) ed, eventualmente, anche su quello europeo ECESP (European Circular Economy Stakeholder Platform).

Guarda il video che presenta il progetto e racconta le esperienze ecosostenibili di alcune aziende marchigiane "green".

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pubblicato il 15/03/2022 ultima modifica 05/10/2023
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