Certificati di origine: dal 1° ottobre niente più formulari con il marchio ICC/WCF, dal 1° dicembre obbligatoria l'adesione a "Stampa in azienda su carta standard"

Dal primo ottobre 2023 il marchio di qualità ICC/WCF International Chamber of Commerce/World Chambers Federation per la certificazione di origine sarà personalizzato per ogni singola Camera e sarà inserito direttamente sul formulario dal sistema informatico.

Pertanto, da questa data, le imprese dovranno stampare i certificati d’origine esclusivamente sui formulari privi di logo.

Coloro i quali non abbiano ancora attivato il servizio “Stampa in azienda su carta standard” potranno continuare ad utilizzare i formulari attualmente in circolazione che riportano impresso il marchio di qualità ICC/WCF International Chamber of Commerce/World Chambers Federation (di seguito riprodotto) solo fino al 30 settembre 2023.

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Vista l’imminente modifica, invitiamo tutte le imprese che ancora non lo abbiano ancora fatto, ad iscriversi al “Servizio di stampa in azienda su carta standard” - che dal 1 dicembre 2023 diverrà obbligatorio.

È possibile attivare il servizio inviando all’indirizzo pec cciaa@pec.marche.camcom.it, il modello di adesione, compilato e firmato digitalmente da un legale rappresentante.

Una volta attivato il servizio, la modalità di richiesta del certificato di origine resta invariata: l’impresa deve dotarsi soltanto di una stampante a colori e utilizzare un foglio formato A4 di dimensioni 210x297 mm ( è consentita una tolleranza massima di 5 mm in meno e di 8 mm in più in lunghezza) con peso minimo di 64 g/m2 per la stampa del formulario.

Verrà inviato al richiedente un file pdf con l’ORIGINALE e la COPIA del certificato di origine. Quest'ultima potrà essere utilizzata per la stampa di tutte le copie necessarie, in autonomia, senza ulteriori costi addebitati. Non sarà infatti più necessario recarsi presso gli uffici della Camera di Commercio per ritirare i formulari, né tenere il registro, né conservare o restituire le copie residue o errate degli stessi. In caso di stampa errata o rottura del foglio, l’impresa non dovrà inviare nessun documento per comunicare la distruzione del certificato già stampato né ulteriori richieste di emissione del certificato, ma potrà effettuare in autonomia una nuova stampa.

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