1 gennaio 2021

Intervallo (digitale) Marchigiano

Mergo (AN)

1 gennaio 2021

Oggi è un giorno rosso. Ricordiamo che:

Sono vietati gli spostamenti tra regioni e da/per le province autonome di Bolzano e Trento, compresi quelli per raggiungere le seconde case fuori regione.

Sono consentiti:
- gli spostamenti per motivi di lavoro, salute e necessità
- la visita ad amici e parenti (max 2 persone) dalle ore 5 alle ore 22 (max 2 persone), i figli minori di 14 anni, le persone con disabilità e conviventi non autosufficienti sono esclusi dal conteggio
- l’attività motoria nei pressi della propria abitazione
- l’attività sportiva all’aperto ma solo in forma individuale.

Sono chiusi: negozi, centri estetici, bar e ristoranti; sono consentiti l'asporto (fino alle ore 22) e le consegne a domicilio (senza restrizioni).

Sono aperti: supermercati, beni alimentari e di prima necessità, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.


Camera Marche eroga i suoi servizi on line, si trovano qui.

Camera Marche promuove i borghi più piccoli del territorio regionali, veri scrigni di inaspettata suggestione. Prendete nota per quando sarà possibile muoversi senza limitazioni.
Oggi presentiamo...


Mergo (AN)

Mergo è un castello medievale, ubicato per gran parte in area collinare, situato alla sinistra del fiume Esino e non lontano dalla catena degli Appennini. Il capoluogo è contenuto entro le mura di cinta risalenti al XIV - XV secolo e comunicanti con il cammino di ronda. Nell’epoca preromana il territorio fu transitato dai Greci, dagli Etruschi e dagli Umbri che vi commerciavano. Dopo la Battaglia del Sentino avvenuta nel 295 a. C. i Romani prevalsero sulle altre popolazioni e a seguito di ciò si consolidò la loro presenza nell’area, come documentano i numerosi reperti archeologici venuti alla luce ad Angeli di Mergo... continua su #destinazionemarche

Dati statistici sulle imprese del territorio alla pagina Open Data Explorer: Mergo (AN)


Per certi versi

Lengua adutiva

Per me, nata oltre i monti,
n principio era dulore
de la lingua forestiera.
Po pianu pianu
La grazieta dei vezegiativi
La pigrizia ruza de le parole stronghe
Lo sdopiamento che fa sguilà le dopie
La nina nana de le interugative
M'ha cantatu drento
Come la lengua mia.
E' curdò de beligu, adè,
cu sti cristiani d'aqua.

Nadia Mogini

(Autore - tratto da "Poeti neodialettali marchigiani" - Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche)

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Traduzione
Lingua adottiva
Per me, nata oltre i monti, in principio era dolore di lingua forestiera. Poi piano piano la grazia dei vezzeggiativi, la rozza pigrizia delle parole troncate, lo sdoppiamento che fa scivolare le doppie
Consonanti, la ninna nanna delle interrogative mi hanno cantato dentro come la lingua mia.
Sono cordone ombelicale, adesso, con questa gente di mare.