Attenzione alle truffe

Attenzione alle truffe relative al Diritto Annuale

ATTENZIONE ALLE TRUFFE

Bollettini ingannevoli

La Camera di Commercio non invia mai bollettini di conto corrente postale per richiedere alle imprese il pagamento del diritto annuale. Eventuali richieste per versamenti relativi all'iscrizione a Repertori, Elenchi, Annuari, etc. non riguardano per nessun motivo il pagamento del diritto annuale che può essere effettuato unicamente tramite il modello di pagamento unificato F24. Perciò si raccomanda agli operatori economici di prestare particolare attenzione a richieste ingannevoli.

Infatti spesso accade che, in occasione dell'iscrizione al Registro delle Imprese o nel periodo di versamento del diritto annuale, vengano spediti alle imprese dei bollettini di pagamento ingannevoli con diciture che possono far credere di essere inviati dalla Camera di Commercio o con frasi che richiamano l'obbligo di pagare quanto richiesto in quanto imprese iscritte alla Camera di Commercio.

Esempi di diciture:

  • registro telematico imprese....riservato agli iscritti alla Camera di Commercio....
  • casellario unico telematico imprese ... rilascio certificato di adesione con codice di attribuzione..
  • proposta di inclusione nell'elenco delle ditte....
  • registrazione marchi/brevetti in database privati
  • iscrizione al portale....riservato alle ditte iscritte a camera di commercio, industria, agricoltura ed artigianato (cciaa)
  • rilascio certificato di adesione con codice di attribuzione

Si tratta di iniziative commerciali private, del tutto estranee all'attività istituzionale della Camera di Commercio delle Marche.

I versamenti di denaro richiesti non sono obbligatori, bensì legati all'adesione di una proposta commerciale, finalizzata all'inclusione del nominativo dell'impresa in siti internet o cataloghi.

Si ricorda, a tale proposito, che il diritto annuale, tributo che le imprese iscritte al Registro delle Imprese pagano annualmente, può essere versato tramite il modello per il pagamento delle imposte sui redditi F24 o tramite sistema di pagamento della pubblica amministrazione Pago PA e non tramite bonifico bancario o bollettino postale. Il termine per questo pagamento coincide con quello per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha considerato queste iniziative come pubblicità ingannevole in quanto chi le organizza non è in alcun modo collegato alle Camere di Commercio e svolge attività di pubblicazione e vendita di riviste e fogli informativi per fini di lucro.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha messo a disposizione delle imprese un utile Vademecum consultabile nel sito www.agcm.it e un numero verde 800 166 661 per i consumatori che volessero segnalare presunti casi di pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e occulta.

False telefonate per rimborsi

Diffidare inoltre delle telefonate da parte di soggetti che, qualificatisi come dipendenti della Camera di Commercio, richiedono le coordinate bancarie per effettuare rimborsi di diritti pagati in eccedenza o non dovuti. Questi soggetti sembrano credibili perché reperiscono informazioni come l'indirizzo e l'attività dell'impresa e i nomi degli amministratori dal Registro delle imprese che per legge è pubblico. Si ricorda che le coordinate bancarie devono essere indicate solo sul modulo di richiesta di rimborso e, quindi, non devono essere mai fornite per telefono. L'impresa deve perciò verificare l'attendibilità di eventuali chiamate di questo tipo contattando l'Ufficio Diritto Annuale della propria Camera di Commercio.

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pubblicato il 16/07/2020 ultima modifica 15/11/2021
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